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Il buccellato, dolce siciliano natalizio per eccellenza

Il buccellato è un tipico dolce natalizio caro alla tradizione siciliana. Ludwig Feuerbach, filosofo tedesco, scrisse un libro nel 1862 intitolato L’uomo è ciò che mangia. In effetti, il buccellato, un po’ come i siciliani, è un dolce nato dall’incontro tra popoli e tradizioni diverse.

Pare che i romani lo chiamassero buccellatum, ovvero pane da trasformare in buccelli o piccoli bocconi. Gli imperatori usavano distribuirlo al popolo. Tuttavia, la testimonianza più antica risale al Medioevo. Il noto fiorentino, Scipione Ammirato, scrisse nell’opera intitolata “Delle famiglie nobili napoletane” (XVI secolo): “Nella patria mia e nei luoghi vicini a lei, chiamasi buccellati sorta di pane (…) in modo d’una ruota attorno ed aperto nel mezzo per sembrare un cerchio”.

Nell’ambiente fiorentino il buccellato era farcito con uva o uvetta e i vassalli lo offrivano ai feudatari. Oggi il buccellato di Lucca è consumato soprattutto in autunno. Si crede che è grazie ad una comunità originaria della Toscana che viveva nel quartiere della Loggia di Palermo, che il buccellato divenne un dolce tipico della tradizione siciliana. In Sicilia però è preparato con gli stessi ingredienti usati dagli arabi, cioè, cedro, zucche, mandorle e ovviamente fichi secchi.

La lavorazione dei fichi è molto particolare. In estate i fichi “incannati” vengono legati con dello spago ad una canna e lasciati ad essiccare al sole. In inverno i fichi sono pronti per essere inseriti nel ripieno di questo dolce natalizio. La frolla si ottiene lavorando insieme farina, burro, zucchero e un cucchiaio di Marsala (vino liquoroso prodotto in Sicilia, a Marsala appunto). Il ripieno è realizzato con fichi secchi, uvetta, uva passa, noci, zuccata, pinoli, scorza d’arancia, zucchero e gocce di cioccolato. Infine, il buccellato viene ricoperto con del miele, confetti o zucchero a velo. Attualmente le varianti sono tante. In passato la frolla e il ripieno si realizzavano insieme, ma con il progressivo sviluppo della gastronomia s’iniziò a preparare separatamente i due impasti. Il buccellato, in Sicilia, è decorato con frutta candita e posto al centro del tavolo, pronto per essere gustato al termine del pranzo di Natale.

Non ci resta altro che mangiarlo.

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