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Carretto siciliano: storia del mezzo di trasporto della tradizione
Il carretto siciliano è tra gli elementi che connotano la nostra cultura, non soltanto per l’aspetto folkloristico che ha assunto oggi, ma per ciò che rappresenta per la tradizione siciliana.

Il carretto che si vede ai giorni nostri è un residuo folkloristico di una tradizione che fino agli anni ’50 era alla base dell’economia siciliana. Ma la sua storia parte dai primi anni dell’800, quando il carretto era il mezzo di trasporto per eccellenza.

Le strade dell’isola non erano agevoli, quindi i commercianti, per far arrivare le loro merci in tutta l’isola, affidavano i prodotti ai carrettieri.

Il carretto è famoso anche per le sue decorazioni. Alla sua costruzione lavoravano maestranze di ogni genere, dal falegname al fabbro, dal pittore allo scultore. Ogni parte di esso ha delle particolari decorazioni che lo contraddistinguono, e che ne indicano anche l’area geografica di provenienza, ad esempio, la presenza del giallo e del rosso con decorazioni fitomorfe, indicano la provenienza dalla Sicilia occidentale, prugna e l’azzurro, con decorazioni antropomorfe, indicano la provenienza dalla Sicilia orientale.

La ruota è un elemento fondamentale, la cui costruzione richiede esperienza particolare, competenza e collaborazione. Il sapere, che viene gelosamente custodito, è tramandato da padre in figlio e ciò vale per fabbri, falegnami, scultori e pittori ovvero gli artigiani del carretto.

La parte che a noi è più visibile è la cassa. Questa è composta da sponde che possono essere trapezoidali o rettangolari, in base alla provincia da cui proviene il carretto. Negli scacchi delle sponde ritroviamo dipinte alcune scene tratte dalla storia dei Paladini di Francia, santi e scene di battaglie realmente combattute.

Il carretto siciliano spesso diveniva anche un mezzo di informazione per il popolo analfabeta, attraverso le immagini dipinte il popolo veniva a conoscenza dei fatti storici accaduti.

Oltre alle parti dipinte, di notevole pregio sono le parti scolpite. La parte che presenta le sculture più belle è la chiave di carretto. La chiave si trova sotto la cassa e, insieme alle mensole, regge il fondo di quest’ultima. Nelle chiavi spesso sono scolpiti santi, scene tratte dalla Storia dei Paladini di Francia e scene che raffigurano il momento in cui il carretto arriva in famiglia.

Molto importante è la decorazione de u pizzu, un riquadro di legno posto posteriormente al carretto, sotto la cassa. In questo riquadro spesso si ritrova scolpito San Giorgio che sconfigge il drago un modo per proteggere il carretto e carrettiere nei lunghi viaggi.